Descrizione
Un viaggio alla ricerca del sé, in un dialogo incessante con il proprio io nascosto, a disvelare meccanismi, strategie e dialettiche della realtà illusoria in cui ci troviamo fatalmente immersi. Testi avvolti da un titanismo raffinato ed elitario, specchio della naturale complessità del mondo contemporaneo.
Poesie che mirano dritto alla psiche: rivolte a chi non si accontenta delle evidenze sommarie, aiutano a decriptare le molteplici sfumature di senso che qualificano i fenomeni del reale.
Una lettura da Terzo Millennio, profonda e complessa, da centellinare e degustare nel minimo dettaglio: non già prodotto dozzinale e ordinario, ma destinato ai palati più esigenti, a solleticarli e gratificarli di un intimo appagamento grazie al costante ricorso a soluzioni creative sempre nuove e originali.
Il testo si giova di una introduzione programmatica sul significato della poesia e di una postfazione centrata sui caratteri dell’opera di Paradiso, entrambe affidate alla penna di Arduino Maiuri.
Scatto di copertina di John Vallely.
L’autore
Luigi Niccolò Paradiso, poeta dal gusto anticonformistico, ermetico e profetico, aulico e indecente, ma mai volgare. I suoi versi sono i risultati di una meditata analisi introspettiva, di una passione per le emozioni più incontrollate e le riflessioni meno banali sul mondo in cui siamo immersi. Prima di Ovunque, ma altrove (Kollesis editrice, Roma 2012), ha pubblicato In continuo adesso (Gruppo Albatros – Il filo, Roma 2009) e L’imbuto capovolto (Eracle, Napoli 2011).