Dindimeio Istros all’Accademia Ungherese

Dindimeio Istros all’Accademia Ungherese

Dindimeio Istros all’Accademia Ungherese

A Roma, in via Giulia 1, Palazzo Falconieri, presso l’Istituto Balassi, Accademia d’Ungheria, sala Fraknói, alle ore 18:00 del 14 ottobre 2015, in occasione della tavola rotonda per la presentazione “Atti del XII Convegno italo-ungherese” promosso dall’Accademia Nazionale dei Lincei, organizzato dall’Accademia Ungherese delle Scienze, Budapest, 29-31 maggio 2013, a cura di Péter Sárközy, è stato presentato il libro Dindimeio Istros. Et in Villa Mirafiori ego.

Il libro, a cura di Cinzia Franchi, Melinda Mihályi, Armando Nuzzo e Paolo Tellina è un omaggio alla formidabile carriera del professor Sárközy, un costruttore di ponti, colui che ha aiutato i propri studenti a stabilire relazioni con altri studenti, studiosi, docenti, senza rivalità o invidie, bensì con lungimiranza e saggezza. Grazie al professor Sárközy la lezione universitaria è stata anche lezione di vita, come recita l’esergo che gli autori hanno scelto per titolare il libro.

Numerosi gli studiosi presenti.

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autore: AA. VV.
titolo: Dindimeio Istros. Et in Villa Mirafiori ego
pagine: 184
isbn: 9788897095330

Sinossi

Il presente omaggio non ha il compito di descrivere una formidabile carriera e una ricchissima bibliografia: quelle di Péter Sárközy sono ben note e promettono ancora molti frutti. I nostri scritti sono piuttosto un omaggio alla sua straordinaria attività didattica, che si è concretizzata in moltissime tesi di laurea, i cui temi hanno sempre riflettuto le attitudini dello studente e la sapienza liberale di chi lo guidava. Molti hanno sperimentato la dedizione con cui Sárközy ha reso possibile ai laureati romani di proseguire gli studi di dottorato, sia in Ungheria sia in Italia. La partecipazione ai convegni e la lettura dei volumi nati dalla collaborazione tra la Fondazione Cini, l’Accademia Ungherese delle Scienze e poi l’Accademia dei Lincei sono stati e sono ancora fonti di formazione per molti di noi. Così come lo è la trentennale Rivista di Studi Ungheresi, guidata da Péter Sárközy e che a tutti noi ha offerto e offre spazi vitali di espressione. Ancor prima della loro pubblicazione son risuonati nelle aule i passi di studi monografici su Attila József e Ferenc Faludi, le idee dell’ormai classico Letteratura italiana, letteratura ungherese, ma anche le lezioni di storia che si concentrano nelle ricerche sui monumenti ungheresi in Italia e sulla presenza storico-letteraria italiana in Ungheria, e non pochi passaggi dell’arguta, saggia e coraggiosa pubblicistica.

 

 

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